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Dall’origine dell’opera, prima ancora di fondare l’associazione, la nostra missione è stata sempre rivolta al contrasto della povertà e dell’emarginazione sociale, attraverso la realizzazione di progetti studiati per rispondere attivamente alle necessità del territorio. Da subito quest’opera riceve l’approvazione e il supporto delle istituzioni sociali, religiose e governative, con le quali si sono instaurati nel tempo rapporti di collaborazione. L’Associazione nasce da volontari presenti nella parrocchia somasca di San Martino di Velletri, ispirati dai valori cattolici e dal carisma di San Girolamo Emiliani, al quale è dedicata l’associazione stessa.

Il 25 Dicembre 2001, come ogni Natale è stato un giorno di gioia e condivisione per tanti, ma non per tutti… Carlo Russo, per gli amici “Carletto”, non avendo la possibilità di mangiare neanche nel giorno in cui il cibo abbonda su tutte le tavole, bussa alla porta della Parrocchia somasca di San Martino a Velletri, per chiedere di condividere qualcosa con lui. Durante il pranzo Carletto esprime il suo rammarico per l’impossibilità di lasciare un segno del proprio passaggio in questo mondo, per la paura che la propria esistenza, come quella di altri, cadesse nel vuoto senza lasciare alcuna traccia e senza che gli altri capiscano che per star bene è necessario che stiano bene tutti.

Le parole di Carletto non caddero nel vuoto, ma vennero raccolte dai ragazzi del gruppo scout AGESCI Velletri 1 presenti in parrocchia, i quali realizzarono che quella di Carletto era una triste realtà che riguardava decine e decine di persone nella nostra città. Da qui i ragazzi, supportati dai loro capi e dai Padri Somaschi, avviarono il 5 Febbraio 2002 una piccola mensa nelle loro sedi che ospitava una decina di persone per due giorni alla settimana. Il progetto si ingrandisce e, in poco tempo, altre Associazioni iniziarono a dar forza ai volontari così che si i pasti serviti arrivarono a coprire sei sere a settimana oltre ad assistere molte famiglie anche con contributi alla spesa, nell’acquisto dei medicinali, vestiario e altre esigenze di prima necessità. Il Progetto Carletto cresceva sempre più e si iniziava a pensare a qualcosa di più.
Tutto andava per il meglio fino all’11 Agosto 2003. “Carletto ha ceduto alla sua solitudine” si leggeva su uno dei giornali locali e così è stato: la sua dipendenza dall’alcool e l’abuso di medicinali hanno avuto come risultato il gesto estremo di Carletto. C’è voluto poco tempo per far sì che quella decina di indigenti diventassero una trentina. Così la Comunità somasca di San Martino decise di destinare più spazio a questa opera concedendo l’uso del proprio refettorio e mensa (2 Maggio 2004). Con il tempo ci siamo resi conto che per molti l’esigenza principale non era solo quella di riempire lo stomaco. Molti infatti individuarono qui un luogo di incontro che per molti è l’unico spazio per parlare, confrontati ed essere ascoltati da qualcuno. …questo è il PROGETTO CARLETTO!

Il nostro servizio non si è fermato solo alla mensa, ma prima di tutto la dignità della persona. Pertanto il 5 Giugno 2006, grazie alle offerte ricevute da molti cittadini, riuscimmo ad aprire anche un servizio di doccia che, per molti, è ancora un lusso non accessibile. Il Progetto Carletto continua a crescere: la Comunità Somasca ripose molta fiducia all’opera e decise di ristrutturare la vecchia scuola elementare presente in parrocchia per destinare gli spazi al progetto. Il 10 Novembre 2007 vennero inaugurati i nuovi locali. Oltre alla mensa, venne inaugurato anche il servizio di accoglienza che prese il nome di Casa Cecilia. Il 1 Aprile 2010 viene costituita l’Associazione San Girolamo Emiliani Velletri ONLUS con l’obiettivo di portare avanti le attività finora raccontate e instaurare rapporti solidi con le Istituzioni per adoperarsi a fornire servizi sempre migliori.

La storia in breve
• 25 Dicembre 2001: Carletto bussa alla porta della Parrocchia somasca di San Martino v. a Velletri, per chiedere di condividere il pranzo di Natale con lui.
• 5 Febbraio 2002: il gruppo scout AGESCI Velletri 1 allestisce nelle proprie sedi una mensa per una decina di persone.
• 11 Agosto 2003: Carletto viene trovato morto in un capannone in periferia. •fine 2003- inizio 2004: inizia assistenza delle famiglie anche con contributi alla spesa, acquisto dei medicinali e vestiario.
• 2 Maggio 2004: i Padri somaschi concedono l’utilizzo della mensa e refettorio della parrocchia per allestire una mensa più adatta.
• 5 Giugno 2006: aperto servizio docce.
• 10 Novembre 2007: inaugurazione nuova mensa “Padre Italo Laracca” e dormitorio “Casa Cecilia”.
• 1 Aprile 2010: costituzione Associazione San Girolamo Emiliani Velletri ONLUS.

I Padri Somaschi
La Congregazione dei Chierici Regolari Somaschi (PP. Somaschi), fondata da quel gigante della carità che fu S. Girolamo Emiliani (Venezia, 1486 • Somasca I531) è presente a Velletri dal 1617. L’anno precedente, precisamente il 28 novembre 1616. Papa Paolo V, con bolla pontificia chiamò I PP. Somaschi a Velletri “per esercitare il duplice apostolato propostosi per fine dal fondatore. Il ministero cioè spirituale, assumendo la cura delle anime dell’antica Parrocchia di San Martino (…), e l’istruzione della gioventù mediante il pubblico insegnamento, concedendo il pieno possesso della Parrocchia di S. Martino V. in Velletri con tutti i beni annessi. I PP. Somaschi presero poi il possesso canonico della Parrocchia il 21 aprile 1617. Oa subito i religiosi si diedero un gran da fare per rinnovare il luogo di culto e per istituire una scuola, la prima in questo territorio. Non solo. La particolare predilezione verso i piccoli e i poveri ha contraddistinto, e continua a contraddistinguere i PP. Somaschi lungo i secoli. Questo farsi carico degli emarginati (Papa Francesco direbbe “scartati”) è sempre stato svolto in piena collaborazione con la componente laica della Chiesa. È in quest’ottica che bisogna leggere la nascita dell’Associazione San Girolamo Emiliani O.N.L.U.S. di Velletri, come risposta fedele e concreta al carisma del fondatore della congregazione. Infatti, l’attività che l’Associazione svolge è in perfetta sintonia con l’apostolato svolto dalla comunità religiosa presente, ciò può considerarsi segno profetico di “chiesa in uscita” che Papa Francesco desidera.

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